La cultura del Novecento annovera alcune figure eroiche: studiosi che, nonostante lo spirito del tempo li spingesse ad abbracciare autoritarismo e statalismo, hanno difeso la libertà individuale e il mercato, anche a costo di essere ritenuti sopravvivenze di un passato indifendibile. Uno di questi “resistenti” fu senza dubbio Ludwig von Mises, di cui ora le edizioni Rubbettino hanno pubblicato l’opera maggiore (L’azione umana, prezzo 48 euro, acquista su Amazon), un imponente trattato di economia scritto tra gli anni Trenta e Quaranta — la versione definitiva, in inglese, è del 1949 — al fine di offrire una difesa della scienza economica e della società aperta.
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Mises: un economista innamorato della verità e della libertà
(3 pagine, PDF)